Hai mai sentito parlare di time sharing immobiliare?
È qualcosa di molto particolare, su cui bisognerebbe ragionare e riflettere per capirne di più.
Il tutto corrisponde ad una tipologia di utilizzo che prevede lo sfruttamento dell’immobile in un periodo per lo stesso tempo da una parte e dall’altra.
Possiamo capirne di più se ci atteniamo alla traduzione letterale del concetto di time sharing immobiliare, che significa condivisione del tempo di un immobile.
La situazione delineata rientra in quello che in gergo tecnico si chiama contratto atipico.
Ma cerchiamo di capirne di più attraverso questa guida.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Che cos’è e come funziona il time sharing immobiliare
Come abbiamo già visto in qualche modo il contratto del time sharing immobiliare non è esplicitamente delineato nell’ordinamento italiano.
È più che altro una condizione di fatto che viene maggiormente messa in atto nei Paesi anglosassoni.
Può essere vista anche come una pratica che rappresenta una sorta di via di mezzo tra l’acquisto e l’affitto.
Con il time sharing immobiliare non si diventa proprietari dell’immobile e neppure inquilini: soltanto lo si utilizza per un termine prestabilito.
Per quanto riguarda la durata del time sharing immobiliare, ti diciamo subito che in genere il conteggio viene fatto sulla base del numero di settimane, tenendo conto che un anno è composto da 52 settimane.
Ma facciamo un esempio pratico.
Mettiamo il caso che tu voglia prendere un immobile in time sharing, una casa dislocata in un determinato luogo per utilizzarla come vacanza.
Per esempio per un certo numero di anni avrai diritto ad entrare in possesso di quell’abitazione e ad utilizzarla dalla 30esima alla 37esima settimana.
Naturalmente la puoi soltanto utilizzare e in quel periodo l’immobile entra in tuo possesso, ma non possiamo definirlo locato né naturalmente sei tenuto ad acquistarlo.
È quello che in senso giuridico viene definito come possesso ciclico e ripetuto dell’immobile.
Differenza tra time sharing e multi proprietà
Che differenza c’è con la multi proprietà, che potrebbe apparire molto simile?
Potrebbe sembrare qualcosa di comune e si potrebbe fare confusione proprio tra time sharing immobiliare e multi proprietà.
In realtà si deve distinguere bene proprio a partire dalla concezione che vi è al di sotto.
Infatti possiamo vedere come nel caso della multi proprietà, al di là del tempo in cui lo si utilizza, si è comunque proprietari (o sarebbe meglio dire comproprietari) dell’immobile.
Nel caso del time sharing immobiliare non si è affatto proprietari dell’immobile.
Si diventa possessori per un determinato periodo soltanto del tempo di utilizzo.
Non è soltanto una sottile differenza nella concezione.
Ci sono infatti anche dei risvolti pratici di cui si deve tenere conto.
Anche nella multi proprietà ci sono dei costi per esempio che non sono comportati dal time sharing immobiliare.
Differenti sono anche le responsabilità che le due condizioni comportano.
Contratto di time sharing
Parlando del contratto, dobbiamo fare riferimento al fatto che si tratta di un contratto atipico.
Proprio per la sua forma si deve stare particolarmente attenti.
Chiaramente anche in questo caso il contratto va stipulato per iscritto tra il proprietario della casa e colui che ne usufruisce per determinate settimane.
Il possessore, prima di firmare il contratto, dovrebbe ricevere un apposito documento che, attraverso il concordare delle parti, stabilisca quali sono le regole fondamentali dell’utilizzo della casa.
È bene chiarire che, pur trattandosi di una forma atipica (o forse proprio per questo motivo), bisogna mettersi d’accordo in maniera molto precisa per gestire tutti i rapporti tra le due parti, tra il titolare e il possessore per un tempo stabilito.
Infatti sono da chiarire molte eventualità, per esempio deve essere specificato cosa fare nel caso in cui per una ragione o per un’altra non sia possibile usufruire dell’immobile in quel preciso tempo stabilito.
Inoltre è importante accordarsi su quelle clausole che possono determinare uno scioglimento del contratto, quindi stabilire anche i motivi specifici a cui fare riferimento in questa eventualità.
Vantaggi
Abbiamo già detto che il time sharing immobiliare rappresenta una sorta di via di mezzo tra l’affitto e l’essere proprietari di una casa.
Forse a molti non piace questa idea, ma sicuramente ci sono dei vantaggi di cui si deve tenere conto proprio legati al concetto stesso di time sharing.
Intanto in una situazione del genere le spese sono ridotte, perché non è necessario stipulare un rogito pagando l’onorario del notaio.
Si risparmia anche sul pagamento delle imposte, come per esempio l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, le imposte catastali.
Il possessore può evitare di partecipare alle assemblee condominiali, in quanto non è un suo dovere, e non rientra tra i suoi doveri neanche quello di rispondere della manutenzione straordinaria dell’immobile.
Rischi
Il time sharing immobiliare può rappresentare una giusta soluzione quando si vuole disporre di una casa per un tempo prestabilito.
Quindi si tratta di una soluzione davvero comoda quando si vuole avere ad esempio una casa per vacanza, al mare o in montagna.
Certo, se da un lato ci sono molti vantaggi di cui abbiamo parlato precedentemente, si è sempre sottoposti a dei rischi, perché un conto è essere proprietari di un immobile ed usufruirne sempre, come e per quanto tempo si voglia, un conto è esserne soltanto possessori.
Per esempio potrebbe accadere che dopo l’accordo, in quelle date settimane prestabilite, l’immobile non sia disponibile per un motivo o per un altro.
A cosa prestare attenzione
Anche per la sussistenza di questi rischi, bisogna comunque prestare attenzione a stabilire bene per iscritto tutto ciò che rientra nelle clausole.
È meglio essere molto precisi nel predefinire tutte le condizioni possibili che rientrano nelle eventualità che non si possono predeterminare, in maniera da sapersi regolare, sempre in totale accordo, nel verificarsi di una particolare condizione.
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