Vendere casa con causa civile in corso: che cosa significa esattamente?
Molti si pongono questa domanda, perché vorrebbero saperne di più.
Come orientarsi quindi a questo proposito?
Abbiamo preparato un’apposita guida che ti spiega cosa fare, nel caso in cui tu voglia vendere casa con causa civile in corso.
In Questo Articolo ti Parliamo di:
- Vendita di un immobile in pendenza di giudizio cosa significa
- Tipologie di cause o contenziosi con i quali si può avere a che fare
- Perchè evitare di vendere una casa con causa in corso
- Cosa accade dal punto di vista processuale
- Come si possono accordare venditore e acquirente
- Cosa accade se non ci si accorda
Vendita di un immobile in pendenza di giudizio cosa significa
Quando si vende un immobile viene sempre specificato che l’immobile sia libero da qualsiasi vincolo. Pertanto non esistono contenziosi o cause in corso che possono limitare la vendita stessa e il nuovo acquirente.
Tuttavia questa dichiarazione molto spesso viene non presa in considerazione da venditori e chi compra acquista immobili su cui pendono cause in corso.
Tipologie di cause o contenziosi con i quali si può avere a che fare
A volte ci sono dei casi che si inseriscono all’interno di situazioni parecchio complesse da questo punto di vista.
Per esempio può accedere che uno dei condomini venda l’appartamento mentre è in corso una controversia giudiziaria che coinvolge l’intero condominio.
Tutto ciò non rappresenta affatto una condizione di poco conto, perché, quando l’azione legale coinvolge l’intero condominio, l’acquirente, che subentra al vecchio proprietario, potrebbe ritrovarsi a pagare delle eventuali spese legali e c’è anche l’eventualità che possa ritrovarsi a dover pagare un risarcimento nei confronti di terzi.
D’altronde non possiamo ignorare che comprare casa implica dei sacrifici a livello economico, per cui un acquirente non vorrebbe ritrovarsi proprio nella condizione di dover mettere a disposizione altre somme di denaro, dopo già quelle spese per l’acquisto dell’immobile.
Perchè evitare di vendere una casa con causa in corso
Proprio perché abbiamo detto che vendere casa con causa civile in corso non è un affare da poco, è bene già premunirsi nella fase di trattativa, durante il periodo in cui le due parti, il venditore e l’acquirente, discutono sull’acquisto da portare a termine.
Tu, se agisci come venditore, dovresti già fare in modo che nella fase di trattativa questi elementi che riguardano la causa civile in corso vengano messi in evidenza.
Se agisci come venditore, per la compravendita di un immobile, nell’ambito del quale ci sono delle cause civili in corso, puoi domandare anche all’amministratore del condominio l’attestazione delle liti in corso, secondo ciò che dice l’articolo 1130 numero 8 del Codice Civile.
In questo modo non ti ritroverai ad avere a che fare con delle brutte sorprese, quando la vendita sarà portata a termine.
È molto importante essere onesti fin dal principio, in modo da non ritrovarsi a creare degli equivoci o delle controversie successive con l’acquirente che subentra nella proprietà che hai venduto.
Cosa accade dal punto di vista processuale
Molto importante è anche comprendere che cosa può accadere dal punto di vista processuale nel vendere una casa con una causa civile in corso.
A questo proposito possiamo ricordare ciò che dispongono le norme su tale questione.
L’articolo 111, al primo e quarto comma del Codice di Procedura Civile, specifica che durante un processo si trasferisce il diritto di proprietà, il processo prosegue, nell’arco dei tre gradi di giudizio, tra la parte originaria, anche se i suoi effetti possono avere anche delle conseguenze su colui che è subentrato nel diritto di proprietà.
Ci sono comunque dei casi particolari da tenere in considerazione.
Partiamo, per spiegare queste ragioni, dal fatto che nella causa condominiale il condomino può trovarsi in due situazioni diverse.
Primo caso possibile
Può essere controparte in una causa con il condominio oppure può essere controparte in una controversia contro un altro condomino o con una terza persona.
In termini processuali in quest’ultimo caso non ci dovrebbero essere particolari problemi, perché il condomino, per la sua quota, è una parte rappresentata dall’amministratore.
Il problema invece sorge quando si tratta di pagare le spese legali o comunque per tutte le somme che sono collegate all’azione del processo.
Bisognerebbe stabilire infatti con precisione chi deve pagare e quanto.
Secondo caso possibile
Nel secondo caso che abbiamo nominato, ovvero quando la controversia è connessa con la lesione di diritti di altre persone e quindi ci potrebbe essere un obbligo stabilito dal giudice di risarcimento, la situazione può cambiare.
Secondo gli esperti di diritto, in una situazione di questo genere le obbligazioni condominiali non sono situazioni giuridiche che avvengono anche in collegamento al passaggio di proprietà.
Colui che è tenuto a pagare il danno deve essere individuato proprio nella persona che è costituita dal proprietario dell’appartamento nel momento in cui il fatto è avvenuto.
Come si possono accordare venditore e acquirente
È sempre bene, quando vuoi vendere casa con causa civile in corso, comunque accordarsi fin dall’inizio.
Se in fase di trattativa ti abbiamo raccomandato la necessità di far emergere come sta la situazione, in questo modo risulti particolarmente disponibile nei confronti dell’acquirente, che certo, di fronte alla tua onestà di comportamento, potrà decidere di non tirarsi indietro nell’acquisto dell’immobile.
Questo può accadere anche perché potreste trovare un accordo e quindi si avrebbe la possibilità di non lasciarsi scappare, né dall’una né dall’altra parte, l’affare che si potrebbe realizzare.
È essenziale che il venditore e l’acquirente stabiliscano con precisione quali siano i termini dell’accordo, concordando ogni aspetto della situazione in atto.
Per esempio l’acquirente potrebbe decidere di prendere in carico la spesa che potrebbe derivare dalla causa.
Di fronte a questa disponibilità il venditore può stabilire di arrivare ad uno sconto nel prezzo che implica la vendita dell’immobile.
Cosa accade se non ci si accorda
Bisogna stare molto attenti e procedere espressamente con un accordo, eventualmente anche attraverso una concordanza scritta tra le due parti.
Infatti non dobbiamo dimenticare che nel rogito che si firma davanti al notaio esiste anche un paragrafo che si chiama come titolo garanzie e patti.
Attraverso questo articolo la parte venditrice assicura all’acquirente che non esistano pendenze legali.
Di solito questa dichiarazione è molto importante perché l’acquirente viene salvato da questa indicazione.
Infatti nel momento in cui ci saranno da pagare delle spese il condominio, se deve pagare delle spese derivanti dalla causa civile, deve agire contro coloro che detenevano la proprietà dell’appartamento nel momento in cui l’azione giudiziaria è stata promossa.
Quindi non si agisce nei confronti di chi è subentrato successivamente nell’acquisto dell’immobile.
Se non ci si accorda, quindi, in fase preventiva, il nuovo acquirente non deve pagare alcuna spesa, somme che invece vanno totalmente a carico del vecchio proprietario.
Il vendere casa con causa civile in corso rappresenta quindi un’azione molto delicata, che deve essere valutata con una certa attenzione, come ti sarai potuto rendere conto da ciò che ti abbiamo descritto.
È una situazione da tenere particolarmente d’occhio, sia che tu rappresenti la parte venditrice sia che tu agisca come acquirente.